LA
PREGHIERA DEL CUORE: IL ROSARIO
di
padre Jozo Zovko tratto da "Ecco
tua Madre"
La
Madonna ha iniziato, sulla montagna, a pregare il Rosario
con i bambini. Loro sono venuti da me: Padre, dacci un Rosario
perché la Madonna vuole che lo preghiamo". Io
ho dato un Rosario ad ognuno dei bambini. Da quel giorno
in poi, ho sempre distribuito un Rosario benedetto a tutti
i pellegrini che sono venuti nella mia parrocchia.
La
Madonna ci invita a pregare il Rosario.
Durante
questo nostro incontro, io vi voglio parlare del suo valore.
Cosa significa pregare il Rosario? Significa meditare sulla
vita di Cristo!
La
Madonna ha detto: "Pregate con il cuore"
Messaggio
del 16 agosto 1981 Pregate
col cuore! Per questo, prima di iniziare a pregare,
chiedete perdono e perdonate a vostra volta. |
Cosa
vuol dire? Voi non potete capirlo senza la grazia.
Nessuno
ha mai scritto né ha spiegato cosa significa veramente
pregare con il cuore
"Le
mie vie non sono le vostre vie" (cfr.Is 55,8),
dice il Signore. E anche la Madonna sceglie un cammino particolare:
Cari
figli, quando pregate andate davanti alla Croce.
Pregate
insieme davanti alla Croce. Adorate la Croce.
Cosa
significa per voi farsi il segno della croce o pregare davanti
alla Croce?
Meditate
come sulla croce Gesù ha detto: "Padre,
perdonali perché non sanno quello che fanno"
(Lc 23,34). Il Signore ha pregato così per noi. E,
quando il Padre ha ascoltato la preghiera del Figlio, Questi
ha detto: "Tutto è compiuto!"
(Gv 19,30).
Da
quel momento, noi siamo stati riconciliati con Dio, in Cristo.
"Egli infatti è la nostra pace, Colui che
ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro che
li separava, cioè l'inimicizia, portando la pace
e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo Corpo,
per mezzo della Croce, mettendo così fine all' inimicizia"
(Ef 2,14-16).
Guardare
la Croce significa capire che Dio mi ama, credere che Dio
mi perdona.
Se
io non riesco a perdonare anche i miei nemici, non riuscirò
mai ad entrare nel mistero del "pregare con il cuore".
Devo
cominciare a pregare per i miei nemici. "Pregate per
quelli che vi perseguitano. Amate i vostri nemici"
(Mt 5,44). Amate come io ho amato, ha detto Gesù.
Tutti
abbiamo dei nemici.. Nel cuore dei fratelli nasce l'invidia,
l'odio e ci disprezzano, parlano male di noi, tramano contro
di noi... Se non riesco a pregare per i miei nemici, se
non riesco a metterli davanti al Padre e a dire con Gesù:
"Padre, perdonali...", non saprò
mai cosa significa "pregare con il cuore.. .Non riuscirò
mai ad essere un apostolo della pace, perché la pace
significa riconciliazione.
E'
il "Consummatum est" (Gv 19,30) della riconciliazione
nel Padre e nel Figlio (cfr.Ef 2,17-18).
Oggi,
vi sono molti contrasti, molti litigi nelle famiglie, nei
cuori, nella Chiesa. Non si può "pregare con
il cuore" se manca la riconciliazione.
All'inizio,
la Madonna ha detto: "Potete fermare la guerra con
la preghiera", però pregando come Gesù
ha pregato, per ottenere la riconciliazione in Lui.
Chiudete
gli occhi... Mettetevi davanti alla Croce...
Unitevi
al Cuore di Cristo e cominciate a sentire come Lui e con
Lui...
Abbiamo
tutti dei nemici... quelli della mia famiglia... quelli
della Chiesa..., ora, stanno tutti con me davanti alla Croce...
Perdonate
a voi stessi.. .Perdonate il vostro vicino... il vostro
fratello...
il vostro amico ed il vostro nemico...
Perdonate
il vostro prossimo..Riconciliatevi con tutti...
Riconciliatevi...
Iniziate
a pregare con Gesù: Credo in Dio Padre Onnipotente...
Grazie
per la vostra preghiera!
Pregare
non significa perdere tempo, bensì riempire il tempo
di grazia, di luce, di pace, d'amore, di benedizione.
Messaggio
del 24 dicembre 1983(Messaggio dato al gruppo di preghiera) Figli
miei, pregate! Non posso dirvi altra cosa che questa:
pregate! Sappiate che nella vita non c’è cosa
più importante della preghiera. |
Sono
già tredici anni (n.d.r padre
Jozo scrive il libro nel 1993, oggi nel 2006 sono 25 anni)
che la Madonna fa riferimento, direttamente o indirettamente,
alla preghiera, durante la Sua presenza quotidiana.
Vedete,
Gesù non ha detto che dobbiamo lavorare sempre o
che dobbiamo fare determinate cose sempre, ma ha detto con
chiarezza che dobbiamo "pregare
sempre" (Lc 21,36).
Gesù
non ha dato alcuna definizione della preghiera. Anche nella
Sacra Scrittura non troviamo alcuna formula che risponda
alla nostra domanda: cosa significa pregare?
La
Madonna, in tredici anni(n.d.r padre
Jozo scrive il libro nel 1993, oggi nel 2006 sono 25 anni),
ci ha insegnato molte cose ma ci ha detto poco su cosa significa
la parola "pregare". Ora, desidero e cercherò
di parlarvene io.
Messaggio
del 9 febbraio 1984 (Messaggio dato al gruppo di preghiera) Quando
pregate dovete dedicare un tempo più lungo
alla preghiera, perché pregare significa dialogare
con Dio. La preghiera serve affinchè dopo vi
sia tutto più chiaro. La preghiera vi fa conoscere
la felicità. La preghiera vi insegna a piangere.
La preghiera vi fà fiorire. La preghiera non
è uno scherzo. La preghiera è un dialogo
con Dio. Ecco cos’è la preghiera. Ed ora che
lo sapete, non la trascurate. |
Il
tesoro nascosto
Sappiamo
che Gesù ha insegnato ai Suoi uditori servendosi
di immagini, parabole ed esempi. Con questi, voleva aiutare
la gente ad entrare più profondamente nel mistero
del Regno di Dio.
Potete
ricordare con me una parabola semplice:
Un
giorno, un uomo molto attivo, gran lavoratore, ha avuto
una grande e gradita sorpresa. Mentre lavorava la terra,
ha trovato un tesoro nascosto nel campo. Lo ha nascosto
di nuovo ed è stato capace di vendere tutto quello
che aveva per riuscire a comperare quel campo (cfr.Mt 13,44).
La
preghiera è il tesoro nascosto! Solo quelli che sono
attivi lo possono trovare. Io vedo nella nostra preghiera,
nel nostro Rosario, il tesoro nascosto.
La
parabola non rivela quale fosse il valore reale del tesoro,
dice solo che era di grande valore (cfr.Mt 13,45).
Per
conoscere il valore inestimabile di questo tesoro bisogna
sforzarsi. E mai lo si può valutare definitivamente.
Messaggio
del 20 ottobre 1984 (Messaggio dato al gruppo di preghiera) Quando
pregate, dovete dedicare alla preghiera un tempo più
lungo, perché la preghiera è un colloquio
con Dio. La preghiera vi fà vedere tutto più
chiaro. La preghiera vi fà sperimentare la
gioia vera. La preghiera vi insegna a piangere. La
preghiera vi fà fiorire. La preghiera non è
uno scherzo, è un vero colloquio con Dio. Quanti
sarebbero felici di sapere cos’è la preghiera!
Voi adesso lo sapete: provate a praticarla. |
Noi
non possiamo dire: Ho già pregato, pertanto so già
quanto vale il tesoro, so già cos'è la preghiera.
No! Al contrario, ogni volta che preghiamo sperimentiamo
che c'è sempre di più, scopriamo nuove dimensioni,
nuova luce, nuova grazia. La preghiera è qualcosa
che appartiene a Dio ed ha una dimensione divina.
S.Agostino
ha paragonato la preghiera al respiro. L'anima prega, poi
respira.
Attraverso
la respirazione, il corpo immette aria fresca e pura nei
polmoni ed elimina le tossine.Allo stesso modo, colui che
prega si purifica.
Un
assioma latino dice: "Tutto l'essere vivo proviene
da altro essere vivo". Ciò vale anche per
la vita spirituale perché proviene dallo Spirito
Santo.
Il
Cristiano senza la preghiera non è vivo.
Messaggio
del 28 marzo 1985 Cari
figli, oggi voglio rivolgervi questo invito: PREGATE,
PREGATE, PREGATE! Nella preghiera sperimenterete una
gioia grandissima e troverete la soluzione per ogni
situazione difficile. Grazie per i progressi che fate
nella preghiera! Ognuno di voi è caro al mio
cuore, e ringrazio tutti quelli che hanno incrementato
la preghiera nelle loro famiglie. Grazie per aver
risposto alla mia chiamata! |
La
preghiera in famiglia.
La
piccola chiesa familiare che non prega non può generare
esseri vivi.
La
tua famiglia deve restare viva per dare alla luce esseri
vivi alla Chiesa.
Nel
campo della pedagogia sono state fatte ricerche interessanti.
Due anni fa, scienziati di paesi diversi hanno reso noto
una ricerca fatta su dei bambini, seguendoli dalla nascita
fino alla maturità. Hanno concluso che ogni persona
riceve più di tremilacinquecento doni diversi.
Hanno
anche verificato che la maggior parte di questi doni si
attivano e sviluppano all'interno della famiglia.
Quando
i genitori vivono normalmente una relazione d'amore, non
si preoccupano quando e come si svilupperà la capacità
di amare nel proprio figlio perché entrambi creano
il clima adatto che genera l'amore nel cuore del figlio.
Se
il padre e la madre pregano in famiglia, non sanno quando
si svilupperà nel loro figlio la capacità
di pregare ma possono essere sicuri che il loro figlio ha
ricevuto, attraverso di essi, questo dono.
I
doni sono come i semi, hanno una potenzialità intrinseca.
Si seminano e si curano perché possano crescere e
dare frutto. Sono tante le lingue che si parlano sulla terra
e ad ognuna si dà il nome di "lingua madre".
Ognuno di noi ha la sua lingua madre,
quella che si apprende in famiglia. La lingua madre della
Chiesa è la preghiera: la insegna la madre, la insegna
il padre, la insegnano i fratelli.Cristo, nostro fratello
maggiore, ci ha insegnato come dobbiamo pregare. La Madre
del Signore, e nostra Madre, ci insegna come pregare.
La
piccola chiesa che è la famiglia, inaspettatamente,
nella maggior parte dell'Europa, ha dimenticato la preghiera.
La
nostra generazione già non sa più pregare.
E questo ha coinciso con l'entrata della televisione nella
case.
La
famiglia non cerca più il suo Dio, i genitori non
conversano più, ognuno, compresi i figli, rivolge
tutta la sua attenzione ai programmi da seguire.
Negli
ultimi trenta anni, è cresciuta una generazione che
non conosce cosa significa pregare, che non ha mai pregato
insieme in famiglia.
Ho
conosciuto tantissime famiglie che, non pregando, sono arrivate
alla disgregazione definitiva.
Questo
è l'anno dedicato alla famiglia. Il Santo Padre Giovanni
Paolo Il ha deciso di dedicarlo in particolare alla famiglia
cristiana. Perché? Perché la famiglia è
importante, più della scuola. Se la famiglia non
trasmette al figlio e non lo aiuta a sviluppare in sé
i doni, nessuno lo potrà fare al suo posto. Nessuno!
In
questo monastero, dove ci troviamo, ho visto che e e una
scuola che è cattolica. Bene, ma non esiste sulla
terra un sacerdote
o religioso che possa sostituire il padre.
Non
c'è maestra né religiosa che possa sostituire
la madre. La persona ha bisogno della famiglia.
L'amore
non s’impara in una classe. La fede non si apprende dai
libri. Capite? Se si perde la fede nella famiglia, il figlio
non la riceve, dovrà cercarla e avrà bisogno
di grandi segni per trovarla, come S.Paolo. E' normale che
la famiglia sviluppii doni, come è normale che la
terra produca i suoi frutti ed i nuovi semi che alimenteranno
altre generazioni. Niente può sostituire la famiglia.
Come
riparare le fondamenta di questa istituzione divina che
è la famiglia cristiana? Ecco il contenuto dei Messaggi
della Beata Vergine! Ecco ciò che insegna alla nostra
generazione la Regina della Pace che ci fa visita a Medjugorje.
"Proteggi
le famiglie"
Quando
i veggenti hanno avuto grandi difficoltà a Medjugorje
ed erano perseguitati dalla polizia, sono venuti correndo
dalla collina delle apparizioni fino alla chiesa e
mi hanno detto:
"Proteggici,
la polizia ci insegue".
Io
ero angosciato da timori e dubbi. Avevo paura... è
vero o non è vero tutto questo? Io non ero andato
sul Podbrdo.
Ero
seduto nella chiesa e pregavo chiedendo al Signore la grazia
di comprendere.
Se
non era vero, dovevo saperlo perché i miei parrochiani
non venissero ingannati.
Ricordo
bene. La chiesa è stata piena di fedeli. Abbiamo
pregato insieme dalle tre del pomeriggio fino alle
cinque passate. A quell'ora, mi sono accorto che tutti
stavano uscendo e ho detto:
-"Andate
a casa.. .Non andate sul Podbrdo.. .Andate a casa"
Nessuno
mi ha obbedito. Sono andati tutti sulla collina, il luogo
delle apparizioni. Pieno di tristezza, mi sono ritrovato
solo nella chiesa. Mi sono inginocchiato nel terzo banco,
sul lato destro, con la Bibbia davanti a me. Ho aperto istintivamente
la Bibbia e mi si è presentato il brano dell'Esodo:
Mosè pregava il Signore perché facesse scaturire
acqua dalla roccia (Es 17,1 - 17). Allora, ho pregato:
"Oh mio caro Jahvè, per Mosè è
stato facile... Tu eri con lui, ma qui noi non sappiamo
niente, non abbiamo alcuna sicurezza.. .E' vero o non è
vero quello che dicono i veggenti?". In quel momento,
ho udito una voce più chiara, più forte della
mia, che mi dava la risposta: "Vai
fuori e proteggi i bambini!".
Ecco
perché mi trovavo vicino alla porta della chiesa
quando i veggenti sono arrivati correndo per scappare dalla
polizia. Sono venuti da me, si sono aggrappati al mio abito,
mi hanno abbracciato dicendo: "Padre, proteggici, la
polizia ci insegue!". Li ho portati in una stanza,
li ho chiusi dentro, raccomandando il silenzio, e sono tornato
davanti alla chiesa. In quell'istante, sono arrivati alcuni
poliziotti, ansimando, e mi hanno chiesto:
-"Ha
visto i veggenti?".
-"Sì,
ho risposto". Ed essi hanno ripreso a correre per cercarli.
In
quel tempo, il Signore mi ha mandato a proteggere i bambini
che vedevano la Madonna. Spesso ho sentito nel mio cuore
la stessa voce. Oggi, sento nel cuore lo stesso invito che
mi incita a parlarvi, aiutarvi, a fare tutto il possibile
per proteggere le vostre famiglie ed il vostro paese.
Io
viaggio poco, raramente. Questa è la prima volta
che vengo in Spagna. Ma non sono venuto per vedere Madrid
né alcun'altra delle bellissime città spagnole,
grandi e famose nella storia dell'Europa. Sono venuto per
partecipare a quest'incontro con voi. Questa è per
me l'unica cosa che conta. Ora, io voglio parlarvi dell'insegnamento
della Madonna perché è importante per la nostra
generazione e per il mondo.
La
Madonna desidera rinnovare il mondo, salvare il mondo.
Spesso,
ha detto piangendo: "Cari
figli, pregate insieme..
.pregate il Rosario ogni giorno".
Sono
tantissimi i posti dove oggi si prega insieme il Rosario.
Mentre
ero in aereo, ho letto sul giornale un articolo sulla gnerra.
I musulmani, vedendo una giovane pregare il Rosario, le
hanno tagliato una mano. Il Rosario è rimasto nella
mano tagliata della ragazza, così come le è
rimasta nel cuore la fede. All'ospedale, lei ha detto: Offro
il mio dolore per la pace.
Se
desideriamo rinnovare le nostre famiglie, dobbiamo sviluppare
nuovamente il dono della preghiera, iniziare a pregare.
Per questo ci sono i gruppi di preghiera: per sviluppare
il dono e poi introdurlo nella famiglia, portarlo a quelli
che amiamo di più. Se una famiglia prega, diventa
sempre più unita e può trasmettere il dono
agli altri.
Pregare
significa vedere Gesù
Noi
conosciamo Cristo attraverso il Vangelo ed anche attraverso
la vita della Chiesa. Lo Spirito Santo è Colui che
ci conduce ed illumina per conoscere la vita di Cristo,
per vedere il Suo Volto ed essere felici.
"Tutti
ti cercano" (Mc 1,37). tutti ti vogliono vedere, hanno
detto i discepoli a Gesù. Perché tutte le
volte che Lo incontravano, gli infermi guarivano, gli infelici
erano consolati, tutti rimanevano affascinati dalle parole
che uscivano dalla Sua bocca. Pregare è incontrare
Gesù! Pregare è vedere Gesù!
Lo
Spirito Santo mi illumina perché io possa conoscere
Gesù ed amarLo. Durante la preghiera, mi ispira e
mi fa desiderare di fare quello che Gesù ha fatto,
mi fa desiderare di imitarLo. Ecco il supremo dovere del
Cristiano: assomigliare a Cristo, vivere come Lui ha vissuto!
In
Antiochia, i pagani hanno dato, per la prima volta, un nome
ai discepoli di Gesù. Li hanno chiamati: "Cristiani",
cioè, quelli che assomigliano a Cristo, quelli che
fanno quello che Cristo ha fatto. Noi dobbiamo sforzarci
di assomigliare a Lui
che
è nostro fratello e nostro Salvatore.
Se
ricordate, quando Mosè è disceso dal Sinai,
risplendeva. Era avvolto dalla luce di Dio, aveva il volto
bagnato di luce. Si era incontrato con l'Altissimo. Dio
gli aveva parlato.
Durante
quegli ineffabili incontri, mentre Mosè ascoltava,
la luce di Dio penetrava in lui, lo illuminava, lo faceva
risplendere. Mosè, il grande orante, è stato
capace di realizzare il progetto di Dio, la volontà
di Dio sul popolo prescelto.
La
persona che prega, sta sempre davanti a Dio e Dio la illumina.
La preghiera è la luce che mi illumina per realizzare
la mia missione. Mi illumina per conoscere il mio prossimo,
chi mi sta vicino, per non rifiutarlo ma amarlo.Nella preghiera,
lo Spirito Santo mi fa conoscere Dio, il prossimo, me stesso.
Gesù
pietra angolare
La
Madonna insiste: "Pregate
ogni giorno, pregate il Rosario"
. Perché? Perché il Rosario è la biografia,
il curriculum vitae del Signore e della Beata Vergine. Pregare
il Rosario, significa meditare sulla vita di Cristo nello
stesso Spirito che ha ispirato il Vangelo e che ora ispira
noi a meditare sulla vita di Cristo per amarLo.
Tutti
sanno quello che il Signore ha voluto insegnare con la parabola
dei due costruttori (cfr.Lc 6,47-49). Uno è andato
ad edificare la sua casa sulla roccia e l'altro sulla sabbia.Quando
sono sopraggiunte le piogge, quelle terre sono state
inondate. La sabbia si è smossa, come fosse viva,
e la casa edificata sopra ha iniziato a tremare fino ad
essere distrutta completamente. Invece, la casa costruita
sulla roccia èrimasta integra. Possiamo immaginare
la rabbia di colui che ha fatto costruire la casa sulla
sabbia. Egli ha pagato la stessa somma, la casa rovinata
è costata come l'altra. Però, quell'uomo non
ha voluto dare ascolto all'esperienza delle altre persone
che l'avevano avvertito, affermando che erano necessari
buoni cementi e che non si poteva costruire sulla sabbia
mobile.
Il
fondamento della famiglia si trova in Cristo, unica pietra
angolare! Quanti hanno, purtroppo, costruito la famiglia
sulla sabbia della loro idea personale che poi si è
sgretolata! Per questo, è molto importante sapere
cosa vuole il Signore da me, come devo costruire la mia
vita, in quale casa, in quale luogo.
La
Madonna ti indirizza nel posto giusto per contribuire alla
edificazione della Chiesa. Perciò, ci invita alla
preghiera perché possiamo conoscere il significato
profondo della nostra vita. Il maligno ha messo l'idea di
abortire, nella mente dei genitori che non pregano. Ecco
la guerra! Guerra significa morte. Esistono milioni di morti
provocati da genitori che hanno voluto assassinare i loro
figli. Per una persona che prega è facile capire
cosa significa la parola "aborto" - uccidere il
proprio figlio -, ma per una persona che non prega, che
non èstata illuminata, non è possibile capirlo
perché pensa che è una
libera scelta che dipende dalla sua personale decisione
e che, se non vuole avere un figlio, lo può eliminare.
Messaggio
del 25 aprile 1998 Cari
figli, oggi vi invito ad aprirvi a Dio con la preghiera
come un fiore si apre ai raggi del sole del mattino.
Figlioli non abbiate paura. Io sono con voi e intercedo
presso Dio per ognuno di voi, perché il vostro
cuore accetti il dono della conversione. Solo così,
figlioli, capirete l'importanza della grazia in questi
tempi e Dio vi diventerà più vicino.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata. |
Ma
come si può accettare che, dopo duemila anni di Vangelo,
delle persone battezzate che si chiamano Cristiani, possano
decidere di abortire? Unicamente, perché la chiesa
familiare ha dimenticato la preghiera e si è trovata
nelle tenebre, senza fede, nel vuoto morale e cerca di colmare
quel vuoto con nuove forme di schiavitù; perché
manca l'incontro con Dio, manca la luce dell'incontro che
ha avuto Mosè. Chi ha visto, ha l'esperienza interiore
della verità e può distinguere il bene dal
male. Chi non prega, non può affrontare, con verità
e forza le difficoltà della vita.
Devi
conoscere la croce della tua Chiesa, e come novella Veronica,
asciugare il volto della Chiesa sofferente con il fazzoletto
del tuo amore.
Messaggio
del 18 dicembre 1986 Cari
figli, di nuovo oggi desidero invitarvi alla preghiera.
Quando pregate, voi siete molto più belli:
come i fiori che dopo la neve mostrano tutta la loro
bellezza e tutti i colori diventano indescrivibili.
Così anche voi, cari figli, dopo la preghiera
mostrate davanti a Dio tutta la bellezza per divenirgli
cari. Perciò, cari figli, pregate e aprite
il vostro interno al Signore perché Lui faccia
di voi un armonioso e bel fiore per il Paradiso. Grazie
per aver risposto alla mia chiamata! |
La
lampada
Mi
voglio, adesso, riferire alla parabola delle dieci vergini
(cfr.Mt 25,1-13). La sposa scelse dieci fanciulle amiche
affinché l'accompagnassero alle nozze. Esse dovevano
restare con lei sveglie, con le loro lampade, aspettando
l'arrivo dello sposo. Cinque di esse non considerarono come
un privilegio la fiducia che la sposa aveva riposto in loro;
si sentirono stanche e andarono a dormire. Dimenticarono
le lampade, dimenticarono l'olio, dimenticarono tutto pensando
che, all'arrivo dello sposo, le altre cinque ragazze le
avrebbero avvisate ed esse avrebbero fatto in tempo a riceverlo.
Ma
non fii così! Ecco che, quando arrivò lo sposo,
non ebbero il tempo di accendere le lampade, mancava l'olio,
mancava tutto. Le vergini sagge, che erano rimaste vegliando,
entrarono insieme alla sposa e andarono al banchetto, quelle
stolte rimasero fuori.
Dice
la parabola: la porta fii chiusa. Quando le giovani stolte
riuscirono ad accendere le loro lampade, bussarono alla
porta con insistenza: Aprici siamo amiche. Però era
troppo tardi e ncevettero questa risposta: "Non vi
conosco
Ricordate
anche la porta chiusa dell'Arca di Noè: "Il
Signore chiuse la porta dietro a Noè "
(cfr.Gn 7,16). Quando incominciò il diluvio, molti
avrebbero voluto entrare però la porta non fii aperta
perché era troppo tardi.
Nella
parabola delle vergini, carissimi fratelli, io vedo la lampada
che la Chiesa ha ricevuto fin dal suo inizio. Siamo, quindi,
responsabili dell'incarico che riceviamo durante la nostra
vita, siamo responsabili della nostra missione.Tu puoi rifiutare
la tua lampada. Bene! Puoi dimenticarla. Bene! Puoi addormentarti.
Bene! Ma cosa succede dopo? Che non hai la luce per seguire
il vero cammino che porta alla vita, non puoi trovare la
porta!
Se
noi non teniamo la lampada accesa ci troviamo nelle tenebre,
nell'indecisione, non possiamo accogliere gli altri.
Una
persona, in uno spazio sconosciuto e senza luce, non si
muove, ha paura. La vita è un mistero, non sappiamo
quello che succederà in flituro. Ogni istante è
nuovo, ogni esperienza è nuova.
Ma
la persona che non ha paura davanti alle situazioni e alle
avversità della vita, è quella che tiene la
lampada accesa e, quando arriva un momento difficile, può
scegliere di accettare la volontà di Dio con
forza, generosità e gioia.
Purtroppo,
molti sono nelle tenebre come infermi che non possono muoversi
perché hanno dimenticato la lampada e non sanno dare
un senso alla loro vita.
Cosa
succede negli ospedali? Chi può curare tutti i malati
del mondo?
Non
esiste, carissimi, una medicina né esistono scienziati
che possono aiutare tutte le persone. Non esistono. No!,
perché chi non può illuminare non può
aiutare.
Noi
dobbiamo sapere che è la Chiesa che ha l'unica risposta
valida: il dono della preghiera, per illuminare ogni istante
della nostra esistenza.
Sono
molte le malattie incurabili del nostro tempo che sono diventate
tali perché sono malattie dello spirito.
La
persona ha bisogno di certezza!
La
normalità è la pace, non la guerra!
La
normalità è la tranquillità, non il
nervosismo!
La
normalità è la sicurezza, non il vuoto!
La
normalità è la certezza, non il dubbio!
La
persona che non prega, ben presto si ammala spiritualmente.
Vedrete
che, tra poco, negli ospedali i medici daranno un consiglio:
Andate, imparate e pregate, cominciate a pregare. Ma sarà
troppo tardi!
Messaggio
del 25 gennaio 1982 Mi
commuovono molto le vostre preghiere, specialmente
il vostro rosario quotidiano. |
La
preghiera è sempre nuova
Quando
tu preghi il Rosario, per ogni Ave Maria io vedo una goccia
cadere nella tua lampada e riempire la Chiesa di luce. Una
nuova luce, nuova grazia, una nuova benedizione che puoi
ottenere oggi e domani e ogni giorno.
Questo
è un dono straordinario! La preghiera è sempre
nuova, non si ripete mai. Lo Spirito Santo fa sempre nuove
tutte le cose, perciò pregare non significa ripetere
la stessa cosa. Quando si prega con il cuore è sempre
nuova preghiera. Il sole che illumina è sempre nuovo
in ogni momento, sempre nuova luce. Dal giorno in cui è
stato creato non si ripete mai. Se smettesse di illuminare
tutto giacerebbe nelle tenebre, mancherebbe la vita, sarebbe
una catastrofe. Il sole non ripete i suoi raggi, sono sempre
nuovi raggi.
L'acqua
che sgorga pulita e fresca dalla sorgente non si ripete.
Proviene dallo stesso luogo, dalla stessa pietra, però
in ogni istante è sempre nuova.
Una
madre non ripete i suoi figli, essi sono sempre nuovi e
diversi anche se la madre è la stessa.
Solo
i pagani e i farisei possono ripetere formule, lo Spirito
Santo invece non ci fa dire preghiere sempre uguali perché,
ogni volta che preghiamo, si rinnova un dono d'amore. Per
questo, voglio dirvi: non temete di prendere il Rosario
per incominciare la vostra preghiera quotidiana. Se volete
fare qualcosa di grande durante la vostra vita terrena,
iniziate a pregare perché questa è la cosa
più grande che possiate fare.
Porta
il dono a quelli che ami
Se
vuoi trasmettere a quelli che ami, alla tua famiglia, una
grazia che crescerà in loro trasmettigli il dono
della preghiera. Al giorno d'oggi mancano maestri della
preghiera, mancano scuole di preghiera e si ha la decadenza
dell'amore.
Mancano
educatori, maestri del bene, mancano sacerdoti santi e mancano,
nel mondo, la conoscenza di Dio, l'amore, i valori divini.
Per questo, è importante rinnovare la preghiera all'interno
della famiglia. Se vuoi diventare maestro della preghiera,
tu devi iniziare a vivere la preghiera nella tua famiglia,
trasmetterla con entusiasmo a quelli che ami e aiutare a
sviluppare questo dono pregando con loro.
Il
dono della preghiera trasforma la nostra vita.
Un
gruppo di vescovi americani è rimasto a Medjugorje
una settimana. Dopo che ho distribuito i Rosari benedetti,
uno di loro ha esclamato pieno di stupore: "Padre,
il mio Rosario ha cambiato colore!".
Sono
molte le persone che in questi anni mi hanno detto la stessa
cosa. Io ho sempre risposto: "Se il tuo
Rosario ha cambiato colore non lo so, posso soltanto assicurarti
che il Rosario cambia l'uomo che lo prega".
Scuola
della Preghiera
Messaggio
del 10 novembre 1984 (Messaggio dato al gruppo di
preghiera) Quando
pregate, raccoglietevi, cercate di rimanere immobili,
nella pace. Chiudete gli occhi oppure guardate la
croce o un’immagine sacra. Durante la preghiera non
gridate, piuttosto pregate con voce bassa, in modo
che lo spirito sia più forte della vostra voce.
Anche il canto è preghiera, ma cantare semplicemente
non basta: occorre mettere tutto il cuore in ogni
canto. Le vostre tensioni mettetele coscientemente
nelle mani di Dio. Nulla deve disturbarvi. Anche le
preoccupazioni e le distrazioni offritele a Gesù
e non nascondete niente davanti a lui. Questa è
la vera preghiera del cuore! |
Una
persona nel buio non vede, i nostri occhi non vedono. Osservate
e vedete con il cuore, per ottenere una grazia maggiore.
La Madonna ha detto: "Iniziate
a pregare nelle vostre famiglie, pregate il Rosario".
Per
me, il Rosario è la lampada di cui parla Cristo nella
parabola delle "dieci vergini". Dovevano prendere
la lampada e l'olio perchè era notte. Cinque damigelle
amiche non hanno saputo apprezzare l'onore che la sposa
aveva fatto loro... Non hanno capito che era un privilegio
accompagnarla, la sera delle nozze, e si sono messe a dormire.
E così hanno dimenticato la lampada, l'olio, l'incarico
ricevuto.
Cinque,
invece, sono rimaste fedeli. Cristo ha usato un aggettivo,
per le vergini che hanno tenuto accesa la loro lampada:
sagge
Ecco
quando sei saggio: se sai pregare! La Beata Vergine, la
Madre di Dio, non ha mai dimenticato la Sua lampada... E'
sempre stata circondata dalle tenebre: Erode, Giuda e altri...,
perfino i sacerdoti senza luce...
L'uomo
può decidere di rimanere nel buio pur sapendo che
può ottenere la luce.
Messaggio
del 4 febbraio 1985 (Messaggio dato al gruppo di preghiera) La
maggioranza delle persone che pregano non entrano
mai veramente nella preghiera. Per entrare nella profondità
della preghiera negli incontri del gruppo, seguite
ciò che vi dico. All’inizio, quando ci si riunisce
per la preghiera, se c’è qualcosa che vi disturba,
ditelo subito apertamente per evitare che costituisca
un ostacolo per la preghiera. Quindi liberate il vostro
cuore dai peccati, dalle preoccupazione e da tutto
ciò che vi pesa. Chiedete perdono delle vostre
debolezze a Dio e ai fratelli. Apritevi! Dovete proprio
sentire il perdono di Dio e il suo amore misericordioso!
Non potete entrare nella preghiera se non vi scaricate
dal peso dei peccati e delle preoccupazioni. Come
secondo momento, leggete un brano della Sacra Scrittura,
meditatelo e poi pregate esprimendo liberamente i
vostri desideri, i bisogni, le intenzioni di preghiera.
Pregate soprattutto perché si realizzi la volontà
di Dio su di voi e sul vostro gruppo. Pregate non
solo per voi, ma anche per gli altri. Come terza tappa,
ringraziate il Signore per tutto quello che vi dona
e anche per ciò che vi prende. Lodate e adorate
il Signore. Infine chiedete a Dio la sua benedizione
affinchè ciò che vi ha donato e fatto
scoprire nella preghiera non si dissolva ma venga
custodito e protetto nel vostro cuore e messo in pratica
nella vostra vita. |
Ma
ritorniamo alle vergini sagge e prudenti. Ciascuna ha ricevuto
la lampada con l'olio per vegliare durante la notte, aspettando
l'arrivo dello Sposo. Io, nella preghiera del Rosario, vedo
quella lampada. Ad ogni Ave Maria, vedo una goccia che cade
e va ad alimentare la mia lampada.
La
Chiesa ha la sua lampada, la sua grazia. Tu hai nelle mani
questo dono. Noi restiamo con la nostra lampada accesa.
Solo le vergini stolte hanno gridato contro il buio... Io
non ho paura di restare nel buio perché prego!
Pregare,
non significa perdere tempo... significa illuminare, benedire
il tempo e proteggere la gente da tutto il male.
Messaggio
del 27 febbraio 1985 (Messaggio dato al gruppo di
preghiera) Quando
sentite fiacchezza nella vostra preghiera, non vi
fermate ma continuate a pregare con tutto il cuore.
E non date retta al corpo, ma raccoglietevi completamente
nel vostro spirito. Pregate con forza ancora maggiore
così che il vostro corpo non vinca lo spirito
e la vostra preghiera non sia vuota. Tutti voi che
sentite fiacchezza nella preghiera, pregate con maggior
ardore, lottate e meditate su quello per cui pregate.
Non lasciate che nella preghiera vi inganni un qualunque
pensiero. Allontanate tutti i pensieri, eccetto quelli
che uniscono me e Gesù a voi. Scacciate gli
altri pensieri con i quali Satana vuole ingannarvi
e portarvi lontano da me. |
Cosa
significa spegnere la lampada? Escludere la preghiera. E
non si può fare questo!
Io
ti prego, nel nome della Beata Vergine: inizia a pregare!
Se ami la tua famiglia, se ami la Chiesa, se ami Barcellona
o qualunque sia la tua città; se desideri l'amicizia
di Dio,non puoi perdere questo dono... Se vuoi fare qualcosa
di buono che duri nel tempo, inizia a pregare. Non c'è
dono né missione migliore. Tutto il resto finisce!...
Finisce
il ricordo dello sport, della letteratura, del teatro, della
scienza con i suoi esperimenti... ma l'uomo che prega, rimane
per generazioni. Vedete come non si può cancellare
il ricordo di S.Benedetto, di S.Francesco, di S.Giovanni
Bosco...
San
Francesco d'Assisi, l'uomo del millennio!
Quando
gli americani hanno voluto identificare l'uomo che poteva
rappresentare il nostro millennio, hanno scelto S.Francesco
d'Assisi. L'uomo del nostro millennio è l'uomo che
piangeva davanti alla Croce perché diceva: "non
so amare"..., l'uomo che voleva amare sempre di più!
Pensate
come ha rivelato con semplicità:
-
Il Serafino Crocifisso è venuto e mi ha toccato...
Con le Sue mani ha toccato le mie mani, i miei piedi, il
mio costato... e me lo ha aperto.
Così
semplicemente, ha spiegato le sue stigmate.
Il
Serafino è l'Angelo dell'Amore. Dio insegna, Lui
apre il nostro cuore per pregare, per amare, per imitare
Gesù.
La
Madonna ha pianto spesso a Medjugoije:
"Cari
figli, vi invito a pregare insieme ogni giorno. Con la preghiera
potete convertire i vostri figli, i vostri fratelli, il
mondo. Con la preghiera potete fermare la guerra".
Io
credo a queste parole!
Anche
tu devi credere alla potenza della preghiera.
Questo
è ciò che devi imparare questa sera.
Cristo
ha spiegato questo mistero in una Sua parabola. Ha parlato
di un tesoro nascosto in un campo... Questo è ciò
che dobbiamo sapere: Cristo ha posto nella nostra vita cristiana
una grande grazia.
Il
tesoro nascosto dentro il nostro cuore è il dono
della preghiera.
Come
scoprirlo?... Pregando! Pregando, l'uomo impara a pregare.
Pregando, scopre sempre di più il valore del tesoro...
Quanto?...
Non si può conoscere il limite! Ogni volta di più.
Quando bisogna pregare?... La Madonna dice: "Ogni giorno".
Come?...
Con il cuore, con attenzione, con amore e non solc con le
labbra... Senza odio, con il cuore riconciliato... Cor umiltà,
riconoscendo che siamo sempre peccatori.
L'umiltà
è stata così profonda nel cuore di S.Francesco
che ha contraddistinto tutta la sua vita.
Per
questo piangeva!
"Non
so amare!"... Oh con quanta umiltà diceva
questo!
Lui
amava la Croce. Oh sì, la Croce era viva davanti
a lui. Cristo Crocifisso gli aveva parlato... lo aveva esortato
a rinnovare la Chiesa: "Va' Francesco, ripara la
Mia Chiesa".
Questa
è la nostra chance: Cristo è vivo sulla Croce!
"L'Amore
non è amato!". Se il nostro San Francesco
diceva piangendo: "Non so amare", cosa dovremmo
dire noi?
SE
VUOI PREGARE BENE
Prova
a seguire questi suggerimenti
di
padre Andrea Gasparino
Dedica
un tempo ben preciso alla tua preghiera: all’inizio, è
utile almeno mezz’ora.
Scegli
bene il luogo della preghiera: è necessario che sia
silenzioso e raccolto. Se puoi, metti davanti a te un Crocifisso
o un’immagine sacra. Se ti è possibile, fa’ la tua
preghiera davanti all’Eucaristia.
Mettiti
in ginocchio: con le spalle erette, le braccia rilassate;
se impari a far pregare anche il corpo, la tua preghiera
sarà più attenta.
Incomincia
col segno di croce fatto bene: toccando la fronte consacra
al Padre i tuoi pensieri; toccando il petto consacra a Cristo
il tuo cuore, la tua capacità di amare; toccando
le spalle consacra allo Spirito le tue azioni, la tua volontà.
Dividi
la preghiera in tre spazi esatti: più organizzi la
tua preghiera più la rendi facile.
Il
primo spazio dedicalo allo Spirito Santo, è lui il
maestro della preghiera; concentrati sulla presenza dello
Spirito Santo in te. Dice S. Paolo: "Siete tempio
di Dio, e lo Spirito di Dio abito in voi" (1Cor
3,16). Prova a dialogare con lui, prova a esprimergli un
problema difficile che hai tra le mani. Invocalo con fede:
"Vieni, Spirito Creatore!".
Il
secondo spazio dedicalo a Gesù. Fa’ preghiera di
ascolto, prendi tra le mani i brani di Parola di Dio che
ti sono stati presentati nella riflessione e prova a leggere
come se Gesù ti parlasse personalmente. Esperimenta
anche l’ascolto della tua coscienza. Interrogati: "Signore,
che cosa vuoi da me?". "Signore, che cosa disapprovi
in me?".
Il
terzo spazio dedicalo al Padre. Ama! Sta’ in silenzio davanti
a Lui, sei immerso in Lui: "In Lui viviamo, ci muoviamo
ed esistiamo" (Atti 17,28). Ama! Aiuta il tuo silenzio,
se è necessario, dicendo: "Padre mio, mio tutto!".
Prendi qualche decisione pratica e offrila come un tuo atto
concreto di amore.
Non
terminare la preghiera senza qualche decisione pratica da
attuare al più presto: abituati ad amare con i fatti;
la preghiera deve portarti all’azione.
Concludi
con un pensiero a Maria SS., implora con un’Ave Maria la
grazia di imparare a pregare e il dono di gustare la preghiera
e di essere costante.